Il virologo Burioni apprezza da una parte gli esiti delle sperimentazioni ma sostiene che lo studio sia stato fatto su di un campione troppo piccolo di bambini
L’annuncio era atteso perché la sperimentazione era stata già presentata. Le aziende Pfizer e BioNTech, che hanno sviluppato e distribuiscono il vaccino a Rna messaggero approvato definitivamente dalla Food and drug administration, hanno oggi comunicato che i risultati degli studi clinici hanno mostrato che il loro composto contro il coronavirus è “sicuro, ben tollerato” e ha prodotto una risposta immunitaria “robusta” nei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Le due aziende – la statunitense Pfizer e la tedesca Biontech – hanno inoltre reso noto che a breve chiederanno l’approvazione normativa da parte degli enti regolatori. Un annuncio che la Società italiana di pediatria (Sip) apprende con “soddisfazione”, pur invitando però alla cautela perché “tale valutazione va confermata dalle agenzie regolatorie preposte a valutare la validità della sperimentazione fatta”.
Il vaccino verrebbe somministrato a un dosaggio inferiore rispetto a quello utilizzato per i soggetti dai 12 anni in su. Pfizer e Biontech hanno inoltre affermato che avrebbero presentato i loro dati agli organismi di regolamentazione nell’Unione Europea, negli Stati Uniti e in tutto il mondo “il prima possibile“. Per il virologo Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, si tratta però di uno studio “criticabile“, perché “è stato condotto su un numero secondo me troppo ristretto di soggetti”. Burioni su Twitter poi ha aggiunto: “Buone notizie: Pfizer ha presentato i dati sul vaccino nei bambini 5-12 anni con una dose ridotta, efficacia ed effetti collaterali sembrano sovrapponibili a quanto visto negli adulti (ottima cosa). Cattiva notizia: i dati si riferiscono a uno studio su 2200 bambini. Pochi“.
Fonte: IlFattoQuotidiano.it
Da poche ore circola la voce dei buoni risultati della sperimentazione del vaccino sugli under 12 e si scatena subito la polemica.
Mentre qui in Italia il dibattito resta alto...i genitori si trovano a dover affrontare una scelta difficile ed impegnativa.
Molto più sereno sarebbe pensare solo alla scelta della scarpa ideale, magari approfittando della promozione sulle Me Contro Te o sulle nuove Paciotti 4US.....ed invece lo stato di ansia di un genitore non conosce limite.
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